Collegamento itinerante alla VIA FRANCIGENA
Progetto: Variante del pellegrino Cornetano.
Il progetto prevede una variante di 38 Km che dalla VIA AURELIA di Tarquinia si allaccia alla VIA FRANCIGENA all’altezza della Località “Scorticata” alla Frazione della Botte del Comune di Vetralla.
Il primo tratto del progetto “cammino” si snoda su km 18, che dalla città di Tarquinia attuale, sulla Strada vecchia Aurelia, ripercorre antiche mulattiere, senza mai toccare strade convenzionali, attraversando in un itinerario tra le campagne e macchie Cornetane*, di cui ben segnalate e ben visibili, sino ad allacciarsi al paese di Monte Romano.
Qui nel paese di Monte Romano si avrà la possibilità di una pausa giornaliera o di un ristoro momentaneo. Nel continuo del percorso sempre su strade Etrusco-Romane, il passaggio continuerà fino ad arrivare al punto sopraindicato.
“Cammino” del pellegrino Cornetano
I^ parte
Itinerario Topografico Tarquinia – Monte Romano
I° TRATTO
Tarquinia –Monte Romano Km 18
Km 0/ Attraverso la piccola guida della “Variante del pellegrino Cornetano” si avvia in un percorso cittadino, davanti al Museo Etrusco del Palazzo Vitelleschi e oltrepassati i due archi della Torre della Contessa Matilde di Canossa(1) si arriva in un ampia piazza dove risiede la Chiesa di Santa Maria in Castello(2) e dopo porta Firenze si discende sulla strada che va direttamente a Fontana Nova(3).
Km 1/ La strada continua subito sterrata e riscende pian piano tra vecchi casolari ristrutturati e antichi orti ancora esistenti e mantenuti con rigore, infatti questa zona che rimane sotto le alte rupi calcaree del paese è denominata “Ortaccio”, nome attribuito per la sua costante umidità e bassa temperatura.
Una volta arrivati in zona Oleificio, abbiamo percorso circa 2 Km e ci si avvia in direzione Nord-Est, sulle Piane del Marta. (4)
Km 2/… siete sul ponticello moderno dove aldisotto scorre il Fosso di S. Savino. Davanti a noi abbiamo un cartello che ci indica il percorso da fare ed eventuali consigli tecnici di percorribilità, da qui in poi, possiamo dire che il nostro “cammino” inizia in un percorso vero, poiché ci aspettano come inizio 10 km di perfetta pianura nelle campagne Tarquiniesi.
Km 5.100/ …siate arrivati alla fine della strada asfaltata e in pratica vi accingete a percorrere uno sterrato ben curato e anche alberato da una serie di Pino Marino che viaggia sulla nostra destra sino ad arrivare ad un incrocio…
Km 6.400 circa/…dove incontrerete, sempre alla vostra destra, un’altro sentiero sterrato denominata strada Poggio Gallinaro.(5) Detta strada dopo 3 km vi può portare all’Acropoli della antica Tarkna, Tarquinia Etrusca. (6)
Km 9/ Ritornando sul percorso del Pellegrino e seguendo la segnaletica dell’itinerario, vi siete addentrati all’inizio delle macchie maremmane di proprietà dell’Università Agraria (*) della tenuta detta Ancarano.(7) tra gli ampi spazi della macchia, l’antico sentiero viaggia su di un percorso un po’ sconnesso, ma stiamo per lasciarlo per avventurarci.*percorso alternativo col. Verde-rosso passaggio lungo fiume dal km 8.500 fino al km 11
Km 11/… dal Piano di S. Croce m. 42 s.l.m attraverso un indicazione risaliamo su di un sentiero per alcune centinaia di metri su di un percorso sassoso sino ad arrivare in un ampio spazio, dove potremmo trovare animali che pascolano allo stato brado. Non abbiate paura, le “famose vacche e il cavallo maremmano” sono docili e mansueti…ma per vostra sicurezza e vostro timore camminate lontani da loro. Sul pianoro dal periodo di Marzo sino a Settembre sarà sempre verde e fluorescente, infatti è denominata “Fiorita”, anche per la sua fortunata posizione. Avremmo l’opportunità di proseguire nel pulito costeggiando la macchia che cammina sulla nostra desta per circa 1 chilometro…
Km 12/…ci siamo inoltrati nella macchia detta “Piccasorceta”, poiché vi è questo tipo di arbusto che ti punge negli arti inferiori e seguendo il nostro percorso per circa 2 chilometri si arriva ad un cancello quasi sempre chiusi e se così lo trovate di fianco troverete un passaggio obbligato chiamato “passina”, fatto apposta per un facile passaggio di animali e per gli umani viaggianti a piedi. *percorso alternativo verde-rosso.
Km 14/a Fontana Lea m. 147 s.l.m. troverete una zona dove i butteri maremmani marchiano il bestiame maremmane è un antico incrocio di strade e inoltre vi è una buona acqua sorgiva di un fontanile, in pratica siamo usciti dalla macchia e dal Comune di Tarquinia e oltrepassato un’altro cancello in staccionatura entriamo nel territorio di Monteromano. Difronte a noi, in direzione Nord-Est vi è la strada sterrata che va in leggera salita e ci porterà dopo circa 2 chilometri fin sopra a scavalcare le
“Cimette” in m. 285 s.l.m. da questo punto sotto di noi possiamo vedere il paese di Monteromano….
Km 16.500/…ormai siete fuori dalla valle ed in vetta alle Cimette, sotto di noi vediamo benissimo il paese di Monte Romano, in pratica al….
Km 18/…siamo dentro il paese di Monte Romano (10)….
Leggenda:
Tracciato rosso = percorso ottimale
Tracciato verde-rosso=percorso alternativo
“Cammino” del pellegrino Cornetano
II^ parte
II° TRATTO
Monte Romano – La Botte Km 26
Partenza da Monte Romano; attraversando la grande Piazza dello Statuto si passa davanti alla “Fontana del Mascherone”(1) e continuando nella strada selciata del borgo di “Monte Cavallo”(2) in pratica ci accingiamo a lasciare il paese subito in una strada sterrata che ci conduce nello specchio ad Est di “Poggio della Rotonda”(3).
Il percorso pian piano sale in maniera molto dolce e volge nella direzione Sud-Est per circa 2 km, allorchè si lascia la strada anellare della “Rotonda” e ci si avvia verso Sud, su di un sentiero di campagna ma comunque ben mantenuta dagli allevatori di bestiame e dall’Università dell’Agraria di Monte Romano.
Km 3/ Il territorio in questo contesto è unico e di grande valore paesaggistico, siamo a circa m. 280 s.l.m. e sulla nostra destra vediamo questo straordinario scenario di immensa bellezza, è la vallata del Fiume Mignone detta della “Mola”(4) e vi si accede superando un cancello in staccionatura in un contiguo di strada che scende fino al Fiume suddetto per circa tre chilometri e che conduce sino a “Luni sul Mignone” (5), ma questa è un’altra storia…..
…ritornando al 3° Km e il nostro cammino va nella direzione opposta, la stradina di campagna continua volgendo da Sud e piega verso Est per 1 chilometro, così ad arrivare al…
4 km/…e superando la Blerana; (*) il nostro andare continuerà superando un altro cancello avviandoci sempre nella stessa direzione di Est per circa due chilometri, questo luogo viene denominato “Pontaccio”(6)
km 6/ “riflessione”…siamo in pratica all’interno di una valle protetta, alle nostre spalle abbiamo “le Cime”, m.352, colline che proteggono Monte Romano dal vento di tramontana e davanti a noi le macchie di “Monte Calvo” (7) siamo in un incrocio a forma T , la strada improvvisamente diventa sterrata e ben battuta, si prende a destra e dopo un centinaio di metri si riprende a destra, per proseguire su di un tracciato più pulito e lineare, ma che comunque sia la nostra decisione, tutte e due le strade ci portano allo stesso obbiettivo. La “Selciatella”,era così denominata, per il suo rustico selciato ricoperto ormai da anni.
La stradina della Selciatella discende pian piano in un contesto di vegetazione mediterranea abbastanza rada e povera, denominata “Macchia del Papa” e va sempre in direzione Sud-Est sino ad arrivare nel fondovalle dove scorre il fosso Marciano….
…. la zona viene denominata come “la Saracinesca” e la stradina ripiega verso Est e superato un cancello, sempre in staccionatura, la macchia ci abbandona e diventa un campo ad erbaio. Arrivati al…..
km 9, 500/…..davanti a noi abbiamo un cancello in staccionatura, e superatolo siamo all’interno di una piccola tenuta denominata “S. Damiano”dove vengono allestiti soggiorni di gruppi di Scout, in questa area vi è una piccola chiesina ristrutturata recentemente ed intorno vi sono dei sedili dove potremmo rilassarci in un momento di riflessione, poiché l’ambiente è veramente adatto e si presta anche per un piccolo break.
Km 10,500/…siamo gia fuori dall’area di S. Damiano dove siamo passati davanti al Casale per poi raggiungere un altro cancello sempre in staccionatura e superatolo ci accingiamo a discendere sino ad arrivare al “Torrente Biedano”(8)
dove potremmo facilmente attraversarlo su di un piccolo ponte sulla sinistra del “Guado” (9), per poi risalire il poggio in leggera salita ed arrivare sul piano dove vi sono campi coltivati ad erbacee.…
Km 12,500/…abbiamo raggiunto un punto importante del nostro viaggio, siamo sulla strada detta “Dogane”(10), davanti a noi c’è il continuo del nostro percorso, è una stradina di campagna che ci porterà direttamente al “fosso Grignano”, non dobbiamo oltrepassarlo ma costeggiarlo passando sulla sua sponda sinistra, in pratica noi lo abbiamo sulla destra poiché il suo letto viaggia in senso contrario al nostro.
Km 14/ Siamo entrati direttamente nel nucleo abitativo del sito Archeologico di “Grotta Porcina”(11) abbiamo questa stupenda opportunità di visitarla con facile destrezza e per poi proseguire di nuovo il nostro cammino. Prendiamo il sentiero verso Nord, al centro tra il grandioso Tumulo e le tombe a pozzo, seguiamo il tracciato per 1 chilometro che si presume sia la Consolare CLODIA (12) e sempre sulla stessa direzione sino ad arrivare su di una…
Km 15/ …trasversale asfaltata detta “Strada Romana”, a detto nominativo poiché sotto il manto attuale vi è ancora un “Basolato” di quell’epoca che ci condurrà direttamente alle falde del Bosco di Monte Panese. La strada asfaltata in leggerissima salita ci ha fatto viaggiare in un ambiente bellissimo, nel nostro cammino abbiamo potuto ammirare i moltissimi oliveti, ordinati nella loro simmetria contadina poiché in questa zona la coltivazione di queste piante produce un olio di altissima qualità.
Km 16/ …Siamo arrivati ad un incrocio, il che ci da la possibilità di rinfrescarci dell’acqua di un fontanile che rimane sulla destra e che accanto vi è una stradina etrusca detta della Mola, che andava e ancora va a Blera, allacciandosi alla Consolare CLODIA in prossimità della Necropoli di Pian del Vescovo al Ponte della Rocca.
Ritornando al fontanile, della strada romana, dando uno sguardo alla nostra guida possiamo verificare che siamo nell’incrocio predetto e possiamo vedere che la strada sulla sinistra continua in asfalto per km 1,200, fino ad allacciarsi a l’Aurelia Bis km 26.500, in prossimità detta Madonna del Ponte ma il nostro cammino è davanti a noi, diritti e diretti sino a che termina l’asfalto e diventa sterrato….
Km 17/…ed infatti siamo alle falde del bosco di Monte Panese. Lasciamo subito la strada buona sulla nostra destra ed entriamo su di un sentiero attraverso un apparente semplice tracciato ma che in realtà ogni tanto riaffiora qualche “Basolo Romano”. Il nostro cammino continua sempre in direzione Sud per un altro chilometro in perfetta pianura ma al momento che lo sterrato volge a sinistra dobbiamo fermarci e continuare sempre diretti su di un passaggio quasi nascosto e subito passare guadando il Torrente Grignano che in questo tratto è un vero rigagnolo, da qui in poi il sentiero sempre salirà fino al…
Km 18/ …da questo punto saliremo da m 250 sino a m 390 s.l.m. ma non prima di essere passati davanti ad un antichissimo e stupendo casale detto il “Bellomo” e continuando fino al ….
Km 21/….siamo a ridosso del Bosco delle Valli nella Frazione detta Pietrara e sempre nel Comune di Vetralla, da qui possiamo ammirare e visitare il piccolo “sito della Dea Demetra” (13). Questo sito rimane a ridosso del grandioso bosco di cui il sentiero continuerà sino ad incrociare la S.P. 41 Blerana dopo 1 chilometro preciso, ma noi non dobbiamo far altro che oltrepassare la strada asfaltata e continuare il nostro percorso volgendo a sinistra arrivando subito alla chiesetta della…
Km 22/ …“Madonna della Folgore”(14). Subito dietro la chiesetta troveremo il sentiero del nostro pellegrinare sempre nel Bosco sino ad incrociare la…
Km 23/ … Strada del Fosso Grande….a questo la prenderemo, andando in direzione Nord-Est sino a quando troveremo un vecchio fontanile….
Km 24/ …e una stradina sulla destra, la prenderemo ed essa ci condurrà a superare la Ferrovia Roma-Viterbo attraverso un ponte sopraelevato e subito dopo a sinistra costeggiandola su di un sentiero sterrato di campagna di Strada valle Cesate e risalendo dopo fino a che la stradina ritornerà ad essere asfaltata.
Km 25/ …Siamo al Campo Sportivo della Frazione di Cura di Vetralla, non possiamo perderci, qualsiasi persona vi saprebbe indicare dove siete in caso di confusione del percorso e quasi vicinissimi alla meta. Prendiamo Via Mogadiscio e arriviamo alla S.S. Cassia, davanti a noi per attraversarla avremo le strisce pedonali e subito la rotonda stradale prenderemo la strada di Via Asmara a sinistra in salita per circa 100 m e all’incrocio a destra, dopodiché….
Km 26/…ci appare subito di nuovo il grandioso bosco e insieme ad esso la “VIA FRANCIGENA”
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